Nozze in campagna e Bon Ton

Nozze in campagna e Bon Ton

Nozze in agriturismo, vi spiego la differenza dalla scampagnata

di Nicola Santini- esperto di etichetta e autore di NON LO FACCIO PIU’

Agosto non è solo mese di vacanza, per qualcuno ci sono ancora dei giorni di autentici lavori forzati, ovvero le feste di nozze che, complice il caldo e la voglia di strafare, per i più sono una tortura.

Il boom attuale documentato anche dai telegiornali è la festa in agriturismo, in mezzo alla campagna, tra i profumi del fieno e gli olivi, tra le piante secolari e le cicale. Una location ideale altamente instagrammabile che però tra un fiore di zucca all’aperitivo e un passaggio di porchetta prima del dolce, nasconde insidie e attacchi al senso dello stile che poco hanno a che vedere con il dress code bucolico che tutti vorremmo immortalare.

Il matrimonio in campagna non è una scampagnata e l’informalità è soltanto apparente. Molti scambiano l’informalità con la mancanza di forma e da qui si declinano le peggiori scelte, complici anche certi tutorial e maestri di stile improvvisati che parlano per assoluti, dimenticando che è sempre la cornice (e il terreno che si calpesta) a fare la differenza. Se da un lato i tacchi alti sono poco raccomandabili, per esempio, qualcuno dimentica che se la zona dove si pranza e dove si balla è pavimentata, non esiste un divieto specifico. Camminare infatti su scarpe rasoterra è altrettanto insidiante per chi non è esattamente un’esperta. Il trucco è il tacco medio. Sceglietelo chiuso, niente sandali, da preferire per altre occasioni verdi.

Per gli amanti del total lino in estate una buona notizia: non vale solo al mare ma anche in campagna, a patto di evitare il total white:

  1. Per non rubare la scena cromatica alla sposa;
  2. Perché in campagna è meglio sbizzarrirsi con i colori della terra e delle piante. Se in tutti gli altri contesti, ad esempio, il marrone è sconsigliato, in un matrimonio in campagna toni come terra bruciata, legno, mogano e tabacco fanno la loro figura.

Sugli abiti a fiori c’è sempre da fare attenzione: non è vero che donano a tutte e molti fanno l’effetto prendisole o badante (a seconda della taglia e del volume dell’acqua ossigenata) per cui meglio optare per motivi discreti e fiorellini minuscoli.

Le borse sono di dimensioni ridotte ma, a patto che non siano nello stesso materiale del cappello (che sarebbe esagerato), sono belle anche in paglia o in midollino, purché non ricordino proprio il cesto della frutta rubato nel retro: un accessorio o un pantone più urbano creeranno equilibrio lasciando al materiale di base la funzione di semplice richiamo.

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